Cyberbullismo: 24% scambia foto hard on line!

31 Maggio 2019 Vincenzo Abbate

Cyberbullismo: 24% scambia foto hard on line!

Roma, 24 mag. (AdnKronos Salute) – Foto hard scambiate online o usate per ricatti, vendetta o minaccia.

E’ la preoccupante fotografia delle abitudini dei ragazzi italiani, scattata da una ricerca di Skuola.net condotta per la Polizia di Stato, che ha coinvolto 6500 ragazzi tra i 13 e i 18 anni, i cui dati sono stati diffusi nell’ambito dell’iniziativa della Polizia ‘Una vita da social’. Dall’indagine emerge che il 24% dei ragazzi ha scambiato almeno una volta immagini intime con il partner via chat o social. Tra questi, il 15% ha subìto la condivisione con terzi, senza consenso, di questo materiale. I motivi più ricorrenti sono: lo scherzo (49%), il ricatto (11%) o la vendetta, il cosiddetto “Revenge Porn” (7%).
La reazione più diffusa è stata il silenzio (il 53% ha fatto finta di niente, il 31% non ha detto nulla per non essere giudicato). Sono soprattutto le ragazze ad aver paura del giudizio rispetto ai ragazzi. Non manca chi, pur non subendo la condivisione del proprio materiale intimo, ne è stato minacciato: qui la percentuale è del 12%. La minaccia è usata soprattutto come strumento di pressione psicologica per ricatto o vendetta. Solo il 16% ha chiesto aiuto alla famiglia o agli amici.
Il sexting -sottolinea una nota- è uno dei fenomeni potenzialmente più pericolosi tra quelli che investono gli adolescenti di oggi: ci si scatta una foto o un video in atteggiamenti intimi, si invia al proprio partner o ad una cerchia ristretta di amici, ma se capita nelle mani sbagliate in pochi istanti è pronta a viaggiare all’infinito sulla Rete. La tecnologia che da utile strumento si trasforma in una trappola. Un rischio in cui incorrono, anche volontariamente, migliaia di ragazzi. Il 24% del campione di adolescenti sentiti, ha dichiarato di aver almeno una volta scambiato materiale intimo via chat o social network: il 6% ammette di farlo spesso, l’11% di farlo qualche volta, il 7% di averci provato una sola volta. Una pratica, quella del sexting, che invoglia più i maschi che le femmine: tra i primi, il 13% lo fa abitualmente, tra le seconde solo l’8%.
Secondo la ricerca, chi entra in possesso di foto intime si lascia prendere dalla tentazione di farle girare, amplificandone gli effetti negativi. Diventando di fatto carnefice del protagonista delle immagini. Un piano messo in pratica da quasi 2 ragazzi su 10 – il 18% – tra quelli che praticano il sexting, che hanno rivelato di aver condiviso il materiale con altri. Si tratta più di maschi (lo ha fatto 1 su 4), mentre le ragazze preferiscono tenere fede al sexy segreto (sono solo 1 su 10). E i motivi che spingono a farlo, ancora una volta, appaiono davvero banali: il 43% ha voluto fare uno scherzo, il 6% è stato mosso dalla sete di vendetta, il 5% dalla voglia di ricattare. E non finisce qui, perché un altro 6% ha minacciato di farlo. E ancora: ad un adolescente su 10, inoltre, è capitato almeno una volta di essere contattato da un profilo sconosciuto per una sessione di ‘sesso virtuale’ in cambio di denaro. Il 20% di questi non si è fermato e ha accettato la proposta, esponendosi poi al rischio di sextorsion.

Durante le nostre conferenze ci rendiamo conto dell’elevato numero dei ragazzi coinvolti nel sexting e l’età va fortemente abbassandosi. Molto spesso ci rendiamo conto che i ragazzi non hanno la percezione del pericolo. Ecco la necessità di affrontare alcuni argomenti durante le nostre conferenze o assemblee “senza filtri”. Parlare in modo chiaro ai ragazzi, entrare nella problematica, cercare di capire rischi e pericoli ed aiutarli.

Sia nelle scuole medie che in quelle superiori ascoltiamo tantissime storie di ragazzi che si sono trovati in problematiche del genere per gioco. Noi vogliamo sensibilizzare questa generazione ecco perché abbiamo bisogno di tutti voi per espandere ancora di più il progetto extreme school!

Contattaci!

Vincenzo Abbate

Fonte: https://www.vvox.it/2019/05/24/cyberbullismo-ricerca-24-ragazzi-scambia-foto-hard-online/?fbclid=IwAR1ntdL-_GFTs-XELABaGTAr-SskvmbwqVwSYVN-c9X_usOtywLdOLko5xo

, , , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *